Sperimentati prima di tutto nel mondo del gaming, i visori realtà virtuale trovano oggi applicazione in diversi settori.

Dopo i videogame sono stati i parchi a tema, i musei e le esposizioni a farne ampio uso, per permettere un’esperienza immersiva. L’applicazione più massiccia fu durante l’esposizione universale di Milano. Oggi con gli “occhiali per realtà virtuale” si può viaggiare in digitale, guardare film, lavorare con i colleghi a distanza.

Prima di parlare di visore VR parliamo di Realtà Virtuale, cos’è e a che punto siamo oggi?

Realtà virtuale cos’è e come nasce

Utilizziamo il visore per realtà virtuale per entrare in un ambiente simulato e completamente digitale. La Virtual Reality (VR) è, infatti, un mondo parallelo dove è possibile ricreare la realtà e viverla proprio attraversi i visori VR.

Le radici della Realtà Virtuale affondano negli anni Sessanta quando Morton Heilig realizzò “Sensorama”, un dispositivo meccanico multi-sensoriale. Progettato per il cinema, il padre dei visori VR emetteva profumi e aria per stimolare i sensi, ma rimase un prototipo.

Successivamente, Ivan Sutherland, informatico e ricercatore statunitense, e il suo studente Bob Sproull, crearono il primo sistema di realtà virtuale con visore. Siamo precisamente nel 1968 e nasce “La Spada di Damocle”: due tubi catodici che proiettano immagini realizzate al computer.

Nel 1975 fu la volta di “Videoplace” di Myron Krueger che progettò un ambiente virtuale da proiettare su schermi di grandi dimensioni. In questo spazio era possibile interagire tra partecipanti e con personaggi virtuali.

I videogiochi e i progetti della NASA, come il guanto che riproduceva virtualmente il movimento della mano, danno una grande accelerata alla ricerca. Nel 1993 SEGA lancia il “Sega VR”, un visore virtuale con schermi LCD integrati e sensori per movimento testa. Nel 2012 arriva “Oculus Rift” di Palmer Luckey un visore VR dal grande successo che rilanciò il settore.

Visori realtà virtuale come funzionano

Oggi lo sviluppo dei visori VR ha permesso il loro impiego anche nell’architettura e nella medicina, simulando situazioni da replicare poi nella realtà.

La virtualità diventa, quindi, una palestra per apprendere, consentendo agli utenti di sperimentare le proprie competenze.

Ma come funzionano i visori virtuali? Questi particolari occhiali hanno un display stereoscopico ovvero uno schermo che permette di simulare la visione umana attraverso un’illusione ottica. Le immagini sono infatti divise in due, una per ogni angolazione dell’occhio. In questo modo la mente viene letteralmente ingannata e si convince di trovarsi in uno spazio reale.

Il visore realtà virtuale si accompagna in genere a due controller, uno per mano. Si tratta di due supporti fondamentali per permettere l’interazione nello spazio, poiché consentono di capire dove saranno posizionate le mani.

Il visore va indossato come un casco e potrà offrire esperienze immersive diverse in base alla tipologia:

  • 3d,
  • Video e immagini 360 gradi,
  • Realtà virtuale.

In questo articolo parliamo dell’ultima tipologia che può ugualmente dividersi in altre tre sottocategorie: visori per smartphone, stand-alone e PC VR.

Visori VR tipologie

I visori per smartphone sono dispositivi con un buon rapporto qualità prezzo da collegare ai propri telefoni cellulari. Una volta aperta l’applicazione immersiva bisognerà inserire lo smartphone nel visore e indossarlo, si entrerà così nella realtà virtuale scelta.

I visori stand alone sono, come dice il nome, visori che non necessitano di collegamenti a smartphone o PC. Il loro funzionamento è autonomo e possono essere trasportati ovunque. L’esperienza offerta da questi visori è sicuramente superiore rispetto ai primi poiché permettono di muoversi nell’ambiente virtuale, proprio come nella realtà.

Infine, i migliori visori VR, quelli collegati a PC, possono sfruttare la potenza della macchina ed offrire esperienze immersive senza pari. Con un PC ad alte prestazioni, il visore potrà essere utile per progettazioni, simulazioni professionali e tanto altro, assicurando massimo realismo.

Visori virtuali e virtual classroom

I visori sono diventati un ottimo strumento didattico da utilizzare come supporto in un percorso di learning by doing.

Itaca Education è pioniera della formazione immersiva. Attraverso l’uso di visori e simulatori di VR/AR e Mixed Reality, si pone come obiettivo quello di fare didattica divertendo ed emozionando.

La prima applicazione di mixed reality è avvenuta con il simulatore per la formazione degli Chef. Uno strumentoche ha consentito loro di lavorare in un magazzino o in una cucina virtuale come nella realtà. Gli studenti dell’alberghiero hanno potuto così acquisire competenze pratiche in maniera sostenibile e senza spreco alimentare.

L’approccio ludico e pragmatico, mutuato dal mondo del gaming, ha favorito la velocità di apprendimento ma anche il consolidamento delle conoscenze.

Non solo, virtual classroom e VR rendono la formazione meno costosa e, di conseguenza, più accessibile a tutti.

Le opportunità didattiche dell’Eduverso

Oggi gli spazi fisici di apprendimento, come le scuole, non posso fare a meno degli ambienti digitali, dalle piattaforme di e-learning alla realtà virtuale.

Se il Metaverso è ormai già realtà, si fa largo nel campo dell’apprendimento l’Eduverso che trova nei visori VR un valido supporto didattico.

L’apprendimento si fa ibrido e utilizza reale e virtuale a seconda delle necessità.  Le esperienze didattiche immersive creano nuovi “spazi” di comunicazione sociale dove lo studio si fa più coinvolgente e creativo.

La virtualità rende possibile iscriversi a corsi che nella realtà sarebbero troppo costosi o di difficile realizzazione. Supera gli schemi classici dell’apprendimento e rende lo studente protagonista del suo percorso.

L’evoluzione delle tecnologie immersive, come i visori di realtà virtuale, stanno trasformando i processi di apprendimento e di insegnamento offrendo nuove opportunità.

Per questo Itaca education fornisce a scuole e aziende percorsi formativi innovativi al fine di rendere la formazione immersiva accessibile. Per ulteriori informazioni scrivi a info@itacaeducation.com.

Arturo Nicolino
Author: Arturo Nicolino